Artisto: | Francesco Guccini (Italiano) |
Uzanto: | Fantalex |
Daŭro: | 130 sekundoj |
Komenca paŭzo: | 12 sekundoj |
Tononoma sistemo: | Ne definita |
Sakra: | |
Komentoj pri tabulaturo: | - |
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Venite pure avanti, voi con il naso corto,
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signori imbellettati, io più non vi sopporto
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Infilerò la penna fin dentro al vostro orgoglio
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perché con questa spada vi uccido quando voglio.
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Venite pure avanti poeti sgangherati,
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inutili cantanti di giorni sciagurati,
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buffoni che campate di versi senza forza
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avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
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godetevi il successo, godete finché dura
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ché il pubblico è ammaestrato
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e non vi fa paura
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e andate chissà dove per non pagar le tasse
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col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
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Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
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però non la sopporto la gente che non sogna.
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Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco
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e al fin della licenza io non perdono
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e tocco.
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Facciamola finita, venite tutti avanti
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nuovi protagonisti, politici rampanti;
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venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
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feroci conduttori di trasmissioni false
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che avete spesso fatti del qualunquismo un arte;
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coraggio liberisti, buttate giù le carte
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tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
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in questo benedetto assurdo bel paese.
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Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato,
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spiacere è il mio piacere,io amo essere odiato;
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coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
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e al fin della licenza io non perdono
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e tocco.
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Ma quando sono solo con questo naso al piede
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che almeno di mezz'ora da sempre mi precede
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si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
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che a me è quasi proibito il sogno di
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un amore;
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non so quante ne ho amate, non so
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quante ne ho avute,
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per colpa o per destino le donne le
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ho perdute
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e quando sento il peso d'essere
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sempre solo
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mi chiudo in casa e scrivo e
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scrivendo mi consolo,
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ma dentro di me sento che il grande
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amore esiste,
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amo senza peccato, amo ma sono triste
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perché Rossana è bella, siamo così diversi;
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a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.
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Venite gente vuota, facciamola finita:
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voi preti che vendete a tutti un'altra vita;
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se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
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guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
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e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
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che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
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le verità cercate per terra, da maiali,
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tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
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tornate a casa nani, levatevi davanti,
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per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
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Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
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e al fin della licenza io non perdono
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e tocco.
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Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
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ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
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non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
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tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;
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dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
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dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
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Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
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io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;
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ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
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ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
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perché ormai lo sento, non ho sofferto
invano,
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se mi ami come sono, per sempre tuo
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Cirano.
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